Un’edizione che segna l’inizio di un nuovo corso, un rinascimento per la città di Roma e per il suo ruolo nel sistema della moda nazionale e internazionale.
Altaroma ha lavorato negli ultimi dieci anni per fare di Roma un hub dei giovani talenti, un punto di riferimento per i marchi che iniziano ad affacciarsi nel Fashion System, il raccordo con l’intero sistema della moda nazionale che dialoga e lavora a stretto contatto con le accademie di moda e istituti di formazione professionale del settore.
Un lavoro, questo, reso possibile dalla vicinanza e dal costante sostegno delle principali istituzioni del territorio – come la Camera di Commercio di Roma e la Regione Lazio – sempre attenti al supporto della creatività, delle start-up, con un occhio alle nuove tecnologie e alla sostenibilità dei giovani brand.
«Se Altaroma ha potuto lavorare e valorizzare il ruolo di Roma nel sistema moda italiano – commenta Adriano Franchi, direttore generale di Altaroma – è stato grazie alla fiducia che abbiamo ricevuto dalle istituzioni del nostro territorio e, soprattutto negli ultimi anni, da ICE Agenzia e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che diventando i maggiori sostenitori delle nostre manifestazioni, ci ha consentito di puntare su una platea internazionale sempre più ampia per promuovere l’intera filiera del Made in Italy».
Brand indipendenti e designer emergenti del Made in Italy sono i veri protagonisti, insieme alla sostenibilità, all’innovazione tecnologia e a un approccio etico e consapevole. Sono questi i valori che Altaroma sostiene e condivide con i marchi del proprio vivaio, che per questa edizione arrivano a 107, di cui 68 coinvolti nel progetto Showcase e 19 provenienti dal territorio del Lazio.
A seguirli oltre 400 giornalisti accreditati, di cui 200 nella 5 giornate e 53 ospiti provenienti da ogni parte del mondo, tra cui Brasile, Kazakistan, Turchia, Grecia, Francia, Spagna e Regno Unito. Insieme a loro oltre 100 buyer, di cui circa 75 in presenza, e 40 internazionali a rappresentare show-room e boutique di livello mondale, tra cui CNTRBND Toronto, Alvear Group USA, Tom Greyhound Paris e Joan Shepp di Philadelphia.
Negli spazi della Ex Caserma Guido Reni e sulla piattaforma digitale digitalrunway.altaroma.it si sono susseguite 23 sfilate di cui tre collettive e 180 studenti delle accademie giunti ai final work. Un’altra edizione di successo che riconferma la scelta di puntare sulla formula phygital che è riuscita a restituire l’immagine di hub dei giovani talenti, dei brand emergenti e delle realtà indipendenti. Successo ribadito anche dai numeri, che contano oltre 85mila visualizzazioni giornaliere delle sfilate in streaming e e 45mila utenti che hanno seguito online la manifestazione dalla piattaforma e dalla App di Altaroma.