sostenibilità e inclusione, ecco le protagoniste della moda di domani
si chiude il calendario estivo e raddoppia il successo digitale
«Altaroma rappresenta il primo compagno di strada affidabile e raggiungibile per i creativi alle prime armi». Sono queste le parole con cui Silvia Venturini Fendi, Presidente di Altaroma, ha inaugurato, lo scorso 7 luglio, la Roma Fashion Week che oggi si chiude negli Studi di Cinecittà dopo quattro intense giornate dedicate alle nuove leve del fashion system.
Il 70% degli 89 brand prodotti da Altaroma – di cui 72 nel progetto Showcase – vantano produzioni sostenibili.
«Anche se non ci chiamiamo Green Fashion Week – prosegue Fendi – da sempre siamo stati la culla naturale dei marchi etici e sostenibili. Con il lungo lavoro di riposizionamento, siamo finalmente riusciti a diventarne il riferimento, una piattaforma di possibilità che ne riconosce le qualità e che gratuitamente mette a disposizione servizi e strumenti necessari a valorizzare e consolidare le potenzialità di ogni marchio. I designer che si rivolgono ad Altaroma si aspettano di venire non solo a promuovere prodotti da vendere, ma presentare un intero progetto creativo. E trovano qui il modo, il tempo e lo spazio idoneo».
E proprio dall’ascolto e dal contatto quotidiano con queste realtà che Altaroma nel tempo ha saputo intercettare input preziosi per indirizzare le strategie e i progetti a favore dei suoi designer. Anche in questo periodo di crisi profonda vissuto, Altaroma ha mantenuto la sua presenza, affermandosi come l’istituzione in grado di offrire maggiori e migliori opportunità per farsi conoscere, per entrare in contatto con gli addetti ai lavori, per ampliare la loro distribuzione, per entrare in nuovi mercati.
Il successo della manifestazione è confermano non solo dalla presenza e dal sostegno delle istituzioni, ma dai numeri. L’edizione di questo luglio ha confermato il trend di crescita dei brand partecipanti e degli addetti ai lavori, superando di gran lunga le precedenti, anche grazie allo streaming della piattaforma digitale.
Più di 300 giornalisti accreditati
174 i brand/ designer partecipanti alle iniziative in calendario
105 tra buyer, showroom e concept-store accreditati sulla piattaforma digitale, di cui 30 in presenza
18 sfilate
Oltre 70.000 utenti che hanno seguito online la manifestazione
«Abbiamo dedicato tutti i nostri sforzi per colmare i pericolosissimi vuoti che il momento eccezionale di difficoltà stava generando – aggiunge la Presidente – E abbiamo potuto e voluto farlo, perché Altaroma è un’istituzione fatta di istituzioni territoriali e governative, che ne riconoscono un’utilità di sistema. Grazie al supporto ricevuto, a partire dal 2016, dal MISE, e poi dal MAECI, nell’ambito del Piano per la Promozione Straordinaria del Made in Italy, attraverso ICE – Agenzia, Altaroma ha rafforzato e incrementato, anche grazie al costante impegno di Camera di Commercio di Roma e Regione Lazio, tutte le attività di scouting, di progettazione e comunicazione, accrescendo il network di buyer, fashion scout, opinion leader, head hunter. Ma ha anche accreditato la Società come principale punto di riferimento per tantissimi giovani designer in cerca di una opportunità in più per farsi conoscere e apprezzare in Italia e all’estero. E a queste istituzioni oggi ci rivolgiamo, per proporci come interlocutore qualificato per supportare e veicolare le future politiche di sostegno indirizzate alle nuove generazioni della moda Made in Italy, in sinergia con gli altri due poli della moda italiana, Milano e Firenze».